Le diverse esplosioni e le continue fuoriuscite di radioattività dalla centrale di Fukushima fanno paura a tutto il Giappone; senza alcun dubbio si incrina l’immagine del nucleare sicuro che molti professano e al contrario di moltri altri governi che hanno imparato dall’esperienza giapponese l’Italia ancora non sembra ritrattare sui progetti in atto.
Nel frattempo il terrore si propaga in tutto il mondo e dopo che i giornali hanno reso nota l’esplosione della gabbia di contenimento più esterna del reattore 1, che ha causato la contaminazione di almeno 160 persone, viene reso pubblico anche l’obbiettivo di monitorare il reattore 3 in quanto resta in piedi l’ipotesi peggiore, la più spaventosa, della fusione del nocciolo. Che causerebbe una catastrofe senza precedenti.
Il premier giapponese Naoto Kan ha assicurato che “non ci sarà un’altra Chernobyl“, ma i danni subiti agli impianti di raffreddamento delle 11 centrali interessate dagli eventi sismici si sono diffusi in tempi rapidi.
Secondo l’agenzia nucleare francese, le emissioni radioattive del reattore 1 sarebbero molto più consistenti di quanto dichiarato dalle autorità giapponesi. Quella dell’agenzia nucleare francese non è l’unica voce con dati e misure diverse da quelle ufficiali. Masashi Goto, un ex progettista di centrali nucleari, che durante una conferenza stampa poi ripresa dalla BBC, ha accusato il governo giapponese di non dire tutta la verità sulla situazione degli impianti atomici danneggiati dal terremoto. Secondo Goto, per il Giappone “si prospetta una crisi gravissima” in quanto uno dei reattori dell’impianto di Fukushima-Daiichi è “altamente instabile“.
Finora il governo giapopnese ha detto che un’eventuale fusione non porterebbe al rilascio di dosi significative di materiale radioattivo. Ma Goto risponde con un’analisi tecnica: “I reattori di Fukushima-Daiichi sono sottoposti a aumenti di pressioni ben oltre i livelli previsti di quando furono costruiti“. Secondo il progettista, ci sarebbe “il grave rischio di un’esplosione con materiale radioattivo lanciato su un’area molto vasta, ben oltre l’area di evacuazione di 20km imposta dalle autorità“. L’esperto nucleare ha accusato il governo giapponese di nascondere deliberatamente informazioni vitali: “Non è stato detto abbastanza …“; ed ha descritto come “altamente inconsueto e pericoloso” l’uso dell’acqua di mare per raffreddare i reattori di Fukushima-Daiichi.
Nel frattempo continua il monitoraggio delle altre centrali di 2^ generazione sul versante orientale ancora in fase di valutazione.
Fonti e approfondimenti:
http://www.stuff.co.nz/4764636/NZ-safe-from-nuclear-fallout-says-expert
http://www.repubblica.it/esteri/2011/03/11/dirette/diretta_terremoto_giappone_11_marzo-13459049/
http://www.ecplanet.com/node/2370
http://informazionesenzafiltro.blogspot.com/2009/07/perche-non-ha-senso-costruire-centrali.html