Ciclo di vita del software

Come abbiamo già accennato ogni programma ha un suo ciclo di vita che si divide in 5 fasi:

  1. Analisi del problema. Questo può variare da persona a persona e per questo spesso si parla di metodi differenti nella risoluzione di un problema.
  2. Strategia risolutiva adottata dallo sviluppatore.
  3. Descrizione/Elencazione delle operazioni da eseguire, che posso essere espresse nel linguaggio umano sottoforma di pseudocodice.
  4. Codifica in un linguaggio di programmazione. e test
  5. Consegna e mantenimaneto

I costi

In questo ambito si parla, inoltre, di costi ed è corretto dire che circa il 60% del tempo e delle risorse vengono impiegate dall’analisi al rilascio, mentre il restante 40% è dedicato alla manutenzione del prodotto ovvero agli aggiornamenti post-consegna.
È inutile dire che “risparmiare” eccessivamente nella prima parte della creazione di un programma, implicherà un aumento dei costi nella fase successiva, dedicata alla manutenzione.

L’algoritmo

Quando siamo nella fase di definizione di un algoritmo possiamo prediligere due metodi procedurali: i diagrammi di flusso (flowcharts) o la pseudocodifica. Quest’ultima viene la scelta primaria di molti sviluppatori, dal momento che si avvicina di più alla scrittura del vero e proprio codice, che implica però la conoscenza di un linguaggio di programmazione, pertanto è sconsigliata per chi è ancora alle prime armi.

Riguardo ai flowchart possiamo dire che si basano su un teorema rocedurale di Bohm-Jacopini, il quale enuncia che qualsiasi algoritmo può essere implementato utilizzanto tre strutture molto semplici:

  1. la sequenzialità,
  2. la selezione logica,
  3. il ciclo

Teorema Bohm-Jacopini

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